Una regione verde, ricca di boschi e di biodiversità.
Borghi abbarbicati a delle rocce, vetusti castelli testimonianza di un passato lontano e la più antica fonderia di campane al Mondo. Un territorio sconosciuto alle masse, ma che detiene un numero sempre crescente di Borghi Bandiere Arancioni!
Questo è il Molise, la piccola regione italiana con meno di trecentomila abitanti dove il distanziamento è naturale!
Partendo da Campobasso, la cui origine risale all’878, si può raggiungere la parte più alta della città dove svetta il castello Monforte. Una lingua d’asfalto vi conduce ai quasi 800 metri della collina medesima dove poter ammirare un panorama mozzafiato e il maniero medievale, residenza del più noto cavaliere d’armi: il conte Cola. Lo stesso che fece costruire una rete sotterranea di cunicoli a difesa del castello e che oggi è possibile visitare accompagnati da guide professioniste.
Spostandoci verso Nord-ovest rispetto al capoluogo di regione, si trova la città di Isernia che ne è il capoluogo di provincia, importante città che fonda le sue radici nei Sanniti-Pentri, popolo forte che ne ha permeato nel DNA i suoi abitanti, e che hanno lasciato numerose testimonianze del loro passaggio e vita in quest’area. Isernia, l’antica Aesernia, che intorno agli anni 1980 ha avuto un ritrovamento storico di immensa importanza: un villaggio ante-litteram, dove la più antica comunità di europei visse in modo organizzato, lavorando pietra, usando il fuoco, dipingendo con l’ocra e consolidando il suolo, era l’Homo Erectus risalente a poco meno di un milione di anni fa. A testimonianza di questo ritrovamento nasce in località Pineta il Museo Paleontologico, che solitamente uniamo alla visita del Tempio Pagano dedicato a Giove, Giunone e Minerva, risalente al III° secolo a.C. sulla quale sorge l’attuale Cattedrale e l’antica Torre Campanaria. Proseguendo verso il centro storico la famosa Fontana Fraterna, una delle fontane più antiche d’Italia, risalente al 1200 ed eretta in onore a Papa Celestino V.
E poi c’è la magnificenza dell’Alto Molise, con come Pietrabbondante ed il suo tempio-teatro che affaccia sulla valle del Fiume Trigno, Vastogirardi ed il suo Tempio Italico-Santuario Sannitico forse uno dei pochi in altissima montagna. Agnone e le sue Campane, Bagnoli del Trigno ed il suo fiabesco Borgo, Pescolanciano con un imponente Castello Longobardo, Capracotta e le sue piste da sci di fondo e panorami di montagna da togliere il fiato, Carpinone ed il suo Castello Caldora voluto da Federico II di Svevia e delle bellissime Cascate, adatte agli amanti del trekking, ma Carpinone è anche la stazione finale di uno degli itinerari in treno più belli d’Italia: La Transiberiana d’Italia, quella rotta che da Sulmona fino a Carpinone fa rivivere l’ebrezza di un viaggio senza tempo immersi nella natura e con panorami unici.
Nell’area centrale del Molise troviamo: l’antica Bovianum, l’attuale Bojano ai piedi del Matese ed importante capitale del territorio dei Pentri, Roccamandolfi con il Ponte Tibetano e il Castello Federiciano. Da Bojano si prosegue per Sepino-Altilia, soprannominata la Pompei del Sannio. L’ingresso all’area archeologica è contraddistinto dalle sue quattro porte che permettono di osservare i resti di un antico teatro, di un complesso termale, di una basilica, di un macellum e di un foro.
Il Decumano dell’antica città coincide con uno dei principali tratturi, antiche vie erbose per la pastorizia transumante tra l’Abruzzo e la Puglia.
Ben 7 gli itinerari dei Tratturi che attraversano il Molise e 3 bracci che fanno da collegamento ad alcuni Tratturi, ed è proprio grazie a questi Tratturi che il Molise della transumanza ne ha fatto della pura economica, producendo Caciocavalli, fior di latte e tutti i derivati della lavorazione del latte, oramai conosciuti in tutto il mondo!
Al confine con l’area di Altilia c’è l'Oasi WWF Guardiaregia-Campochiaro che offre spettacolari fenomeni carsici, come il Canyon del torrente Quirino, la cascata di San Nicola, le grotte di Pozzo della Neve e Cul di Bove che sono fra i più profondi abissi d'Europa.
Le pennellate di verde in Molise non sono ancora terminate: dal Parco delle Morge fino al Parco Nazionale Abruzzo, Lazio e Molise, passando per la riserva Mab Unesco di Montedimezzo.
Le chiamano “Morge”, ovvero “grosse pietre”; ce ne sono di diversa forma e dimensione, risalgono al periodo Cenozoico e sono evidenti tracce di fossili e di conchiglie. Sin dai tempi più remoti sono state sfruttate come supporto per insediamenti abitativi, si sono lasciate lavorare dall’uomo che vi ha scolpito scale, vasche, grotte, forni realizzando antichi abitati medievali.
La più importante è quella di Pietracupa intorno alla quale sorge l’attuale borgo di 200 anime, distante meno di 4 Km dall’altra morgia quella di Pietravalle, detta anche dei briganti. E qui perché non fermarvi in un tipico agriturismo molisano o in masseria con prodotti a km0, magari ascoltando anche il suono delle zampogne?
L’itinerario finisce a Termoli, con l’imponente Castello Svevo ed il caratteristico borgo dei pescatori
Anche Guido Piovene nel suo Gran Tour d’Italia descrisse che il Molise gli era apparso romantico e stregato al punto di ricordargli alcune zone dell’Europa del Nord.
Allora, vi abbiamo convinto a vivere con Noi l’E-Xperience Molisana e vivere l’Essenza di una Regione che esiste e che è luogo adatto per il “Turismo Slow”?
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