1° Giorno: Arrivo a Campitello Matese
Arrivo con i mezzi propri a Campitello, sistemazione in Hotel 4*. Passeggiata libera nel Parco Nazionale del Matese, di origine vulcanica tanto che sotto di esso c’è ancora attività magmatica riconducibile alle stesse camere laviche del Vesuvio e della Solfatara. In quest’area c’è il selvaggio lago di Gallo Matese, qui scollegatevi con il mondo, intorno avrete solo la natura, anche il vostro cellulare si riposerà! Cena e pernottamento in hotel.
2° Giorno: Campitello / Altilia – Sepino Cammino Archeologico / Guardiaregia / Campitello (km 82)
Prima colazione in hotel. Partenza con i propri mezzi per Altilia – Sepino. Arrivo nel centro storico di Sepino e incontro con la vostra guida; Il centro storico di Sepino è un piccolo gioiello di architettura medioevale in cui si inseriscono sobri ed eleganti edifici del Rinascimento. Noi partiamo dalla piazza centrale e, dopo un passaggio attraverso i suoi vicoli, prendiamo la rotta per raggiungere “Terravecchia”, fortezza sannita dalle possenti mura che dovette far fronte agli assalti delle truppe romane guidate dal console Papirio Cursore nel 293 a.C. in occasione della III Guerra Sannita. Continuiamo a scendere a valle fino a raggiungere il tratturo Pescasseroli-Candela che vi guiderà alla porta di ingresso della città romana di Altilia. Prima dei romani in questo luogo già esisteva un piccolo ma prospero centro commerciale sannitico. Con la vittoria di Roma sui sanniti, qui nacque una fiorente cittadina, Saepinum, che acquistò ben presto importanza nel mondo romano grazie alla laboriosità dei suoi abitanti ed alle ricche famiglie che vi risiedevano. Saepinum, definita “la città del tratturo”, ha pianta romboidale con quattro porte poste alle estremità del documano e dal cardo. Le mura, in opera reticolata incerta, sono state costruite poco prima del 4 d.C.; lungo il loro percorso sono distribuite 25 torri circolari e due ottagonali. Pranzo in ristorante durante l’escursione. Nel pomeriggio l’itinerario prosegue per Guardiaregia, dove rimarrete incantati dalle sue bellezze naturali, tra boschi, grotte e la Cascata di San Nicola ed il canyon del Quirino, che fanno parte di una delle più grandi Oasi del WWF in centro Italia. Qui l’altitudine passa dai 600 mt ai 1823 mt del Monte Mutria, entrando nell’oasi attraverserete il sentiero San Nicola dove ammirerete dall’alto la gola del Quirino e la cascata di San Nicola con un salto di ben 100mt, camminando la natura vi porterà ai piedi dei “Tre Frati”, ossia tre faggi secolari, il più vecchio ha ben 500 anni, che per quanto sono alti sembrano toccare il cielo. Da qui arrivare alle grotte Cul di Bove è davvero breve, ma ogni tanto alzate gli occhi in alto, potreste avvistare il Nibbio reale, la poiana ed il falco pellegrino. La durata della visita è di circa 2 ore.
Rientro a Campitello Matese, ma non prima di esservi fermati a Boiano, famosa per le sue mozzarelle di latte vaccino e lavorazione casearia di altissima eccellenza. Si narra che la cittadina, a ridosso delle sorgenti del fiume Biferno, nacque per volere di un gruppo di giovani Sanniti che vollero edificare la loro città proprio nel punto in cui si fermò il Bue durante la transumanza (qui passa il tratturo Pescasseroli – Candela), ed è per questo che da antica Bovianum oggi troviamo Bojano. Da visitare il borgo medievale fortificato, detto Civita di Bojano che domina sul centro abitato. Rientro a Campitello Matese, cena e pernottamento.
3° Giorno: Campitello / Roccamandolfi / Monteroduni / Isernia (km. 60)
Prima colazione in hotel. Rilascio della camera e partenza con i propri mezzi per Roccamandolfi, a circa 20 km scendendo verso valle. Arrivati a Roccamandolfi, all’ingresso del paese incontrerete la vostra guida che vi porterà a spasso in questo pittoresco centro montano ai piedi del Matese, che ha legato il suo nome e al periodo risorgimentale e al fenomeno del brigantaggio, rievocato con il Centro documentazione sul brigantaggio. Ma quello che risalta all’occhio, come si arriva al paese sono le rovine della Rocca, un castello di origine Longobarda, che sovrasta da un colle e si gode di una vista mozzafiato e al suo fianco l’ormai famoso Ponte Tibetano meta crescente di tanti visitatori. Il vostro viaggio prosegue in auto verso la costa ovest, superando un po' di tornanti e faggeti arriverete a Monteroduni, cittadina di origine Longobarda, venne depredata per ben tre volte dai Saraceni che compirono devastazioni immani, ed è verso la fine dell’ 800 d.C. che venne costruito successivamente il Castello con imponenti torri e mura di cinta che è oggi il Castello Pignatelli. Ingresso e visita del Castello . La storia qui si mescola alla gastronomia e ai prodotti che la terra offre: l’Olio ed il Vino Rosso Pentro. Ma per gli amanti della Musica, sapete che uno dei più grandi chitarristi Jazz è originario di Monteroduni? Infatti tra Luglio ed Agosto nei giardini del Castello, vi è una delle rassegne Jazz più importanti a lui dedicate: Eddie Lang Jazz Festival. Avete capito di chi parliamo vero? Bene la vostra giornata termina con la visita di Monteroduni, ma per allietare il vostro palato e farvi fare uno spuntino, vi abbiamo prenotato una degustazione in una delle aziende vitivinicole ed olearie in grande espansione, che ha sede proprio a Monteroduni. Arrivo ad Isernia e pernottamento in dimora storica. Cena libera.
4° Giorno: Arrivederci Molise
Prima colazione e check-out della vostra camera. Partenza per la vostra destinazione di origine o prolungamento del vostro soggiorno in Molise con altre nostre proposte.