Le Isole Lofoten sono un arcipelago collegato alla terra da ponti e tunnel, al di sopra del circolo Polare Artico. La straordinaria ambientazione fra mare e montagna le rende un luogo magico e idilliaco ideale per iniziare la scoperta di queste isole e immergersi nella caccia all’Aurora boreale, in inverno e, al Sole di mezzanotte, in estate.
"Le notti qui non sono mai totalmente buie con l’aurora boreale che le illumina”.
Le isole nascono abitate dai pescatori di merluzzo, (o stockfish, da cui stoccafisso, baccalà) e si sviluppano con un turismo lento, farcito di “esperienze” nelle quali calarsi, per vedere l’aquila di mare, havørn in norvegese, il più grande rapace del nord in azione mentre pesca, cercando di acchiappare salmerini o stoccafissi, al bolentino, o sciando sulla pista notturna illuminata se vi piace lo sci alpino o lungo le piste da fondo che qui abbondano.
La luce artica è intensa, profonda, piena di colori, dà una lettura del luogo poetica e, all’esterno, la Corrente del Golfo genera una temperatura accettabile, nonostante la latitudine sia al di sopra del Circolo Polare Artico!
Di giorno, i borghi di pescatori splendono sotto la ficcante luce artica, di notte si mostra l’Aurora boreale, oppure, secondo la stagione, splende il sole di mezzanotte. Insomma le Isole Lofoten sono la meta ideale per tutto ciò ed anche per chi viaggia fuori stagione».
Il paesaggio all’intorno, dove le montagne si tuffano in mare, è naturale, ricco di attrattive visuali, che ti incantano fra neve, roccia e acqua, incastonato tra i fiordi e abitato da una fauna molto peculiare.
Le isole principali di Lofoten sono 5: Austvågøy, Gimsøya ,Vestvågøy, Flakstadøya, Moskenesøya, separate dalla terraferma dal Vestfjorden, ma tutte collegate tra loro da gallerie e ponti stradali dall’interessante architettura.
Le giornate estive sono l’ideale per andare alla scoperta della superba costa in bicicletta mentre i rorbu, i tradizionali capanni rossi dei pescatori, sono i luoghi giusti per assaggiare piatti a base di prodotti marittimi cucinati sulle stufe a legna oppure per ammirare il panorama, meraviglioso che si palesa dovunque.
Pur trattandosi di una destinazione molto turistica, sulle Isole esiste una grandissima coscienza sostenibile e tutti lavorano per ridurre l’inevitabile impatto negativo del turismo sull’ambiente tanto che, addirittura, il Thon hotel Svolvær (gemello del poco lontano Thon Lofoten) è l’hotel più sostenibile in Norvegia con il 60% di energia prodotta in proprio e una serra idroponica sul tetto. Ciò che tutti amano maggiormente delle Isole Lofoten è la varietà di panorami, Il paesaggio è infatti vario e la natura è fiorente sia dal punto di vista della flora che della fauna. Praticare diversi tipi di sport all’aria aperta è una delle principali attrattive che porta all’informalità di questi luoghi: sciare, pescare, fare trekking, provare rafting nell’oceano, oppure surf e persino immersioni. Gli amanti della pesca qui trovano il paradiso, potranno dilettarsi in questa attività che ha sostenuto l’economia delle isole per secoli, ammirando gli uccelli marini e, soprattutto le aquile, che sorvolano il mare, tuffandosi di tanto in tanto per acchiappare una preda».
Su ogni isola è possibile trovare baie isolate, pecore che pascolano nei prati e villaggi pittoreschi, tutti illuminati dall’unicità della luce artica, che ha saputo ispirare moltissimi artisti, i quali espongono le loro opere in diverse gallerie sparse per le isole.
Svolvær
Considerata la capitale dell’arcipelago delle Lofoten, il villaggio di pescatori di Svolvær si trova sulla costa meridionale dell’isola di Austvågøy ed è la base ideale per andare alla scoperta dei fantastici scenari naturali delle isole. È sovrastata dal punto più famoso di Lofoten, la granitica Svolværgeita con i suoi 2 giganteschi blocchi gemelli, distanti fra loro “un salto” da dove apprezzare una vista impagabile.
Per esplorarle, arrivati via aerea all'eroporto di Narvik/Harstad, si prosegue per 200 km sulla E10 e si arriva a Svolvær, considerata la capitale dell’arcipelago delle Lofoten. Il vecchio villaggio di pescatori di si trova sulla costa meridionale dell’isola di Austvågøy e rappresenta la base ideale per andare alla scoperta dei fantastici scenari naturali che offrono queste meravigliose isole. È sovrastata dal punto più famoso di Lofoten, la granitica Svolværgeita con i suoi 2 giganteschi blocchi gemelli, distanti fra loro “un salto” da dove apprezzare una vista impagabile. Le attività qui sono tutte “devote” alla natura. Si esplora su un veloce gommone il Trollfjord, per osservare da vicino le aquile di mare, alternativa avventurosa rispetto all’uscita, ben equipaggiati, in mare aperto per la pesca al bolentino, con risultati garantiti (catch your dinner).
Alloggiare nei due hotel Thon nella cittadina è molto confortevole, con colazioni “memorabili”, ma appena al di là di un ponte, poco fuori dal centro a est, si trova un vecchio centro di pescatori, lo Svinøya, fatto di vecchie “rorbuer” le tipiche case rosse un tempo rifugio dei pescatori, e di una “manor house”. Imperdibile uno dei ristoranti più caratteristici delle Isole Lofoten, il Børsen Spiseri ospitato in un vecchio magazzino sul molo risalente al 1828, dove tutto ricorda la pesca artica.
Da non perdere un museo privato dedicato alla guerra in Norvegia, il Krigsminne Museum pieno di vestigia che testimonia quanto abbiano sofferto i norvegesi sotto l’occupazione tedesca.
Lungo la strada per Henningsvaer si può vedere la statua di Re Øystein sull’isola di Austvågøym, a Kabelvåg, dietro la vecchia prigione di Storvågen. Si tratta di una statua eretta in onore del Re, che nel 1120 ordinò la costruzione dei primi rorbuer per ospitare i pescatori, migliorando la loro condizione di vita, e conseguentemente la resa (prima erano costretti a dormire sotto le barche capovolte). Per il sovrano era molto importante che i suoi pescatori stessero al caldo e all’asciutto e che fossero soddisfatti, dal momento che la tassa sull’esportazione del pesce essiccato costituiva la sua principale fonte di guadagno.
Isola di Gimsøya
Si trova tra le isole di Austvågøy e Vestvågøy dalle quali è separata dagli stretti di Gimsøystraumen e Sundklakkstraumen. L’isola è parzialmente costituita da torbiere, prevalentemente rocciosa, e la costa nordoccidentale offre inaspettate e lunghe spiagge sabbiose. Le spiagge bianche invitano a cavalcare in riva al mare, come per esempio alla fattoria proprio sul litorale Hov Gård dove al termine della cavalcata potrete ammirare l’aurora boreale attraverso le vetrate del Låven Restaurant, una scelta azzeccatissima.
Sull’isola si trova la chiesa di Gimsøysand consacrata nel 1876 ed a Kleivan si trova la più settentrionale delle pietre runiche della Norvegia. Henningsvaer è, probabilmente, il villaggio più bello dell’arcipelago delle Lofoten, un borgo che si sviluppa a cavallo di due piccole isole, Heimøya e Hellandsøya, al largo della costa meridionale dell’isola di Austvågøy a 40 chilometri a sud di Svolvær.
Il reticolo di stradine e ponti di pietra, gli edifici di legno dai colori vivaci e piccoli ristoranti si affacciano su un’affascinante insenatura con alle spalle imponenti montagne. Il Pontile inglese, l’Engelskmannsbrygga, si trova sulla piazza principale ed è una galleria d’arte gestita da un collettivo di artisti che si possono osservare al lavoro mentre la Galleria Hus espone alcuni dei più bei dipinti che hanno come soggetto la Norvegia settentrionale e i villaggi di pescatori delle Lofoten. Numerose le attività che si possono svolgere a Henningsvær, dalla pesca all’arrampicata, dalle immersioni alle escursioni.
Tornati sulla E10, una sosta obbligata è al Lofotr Vikingmuseum a Bøstad,
È il museo vichingo che sta sul luogo del ritrovamento di una vera casa vichinga, sull’isola centrale di Vestvågøy. Ha origine dalle rovine della dimora di un potente capo vichingo, lunga ben 83 metri x 12 di larghezza: il più grande edificio dell’epoca scoperto in Scandinavia. Il museo sorto di conseguenza, situato a 14 chilometri da Leknes, offre uno spaccato della vita all’epoca dei vichinghi.
Le guide in costume conducono visite in diverse lingue e, all’interno del palazzo del capo vichingo, ci sono artigiani che illustrano le loro attività. Si tratta di una visita istruttiva e divertente, certamente adatta ai bambini. Il pranzo a base di zuppa, idromiele (da provare) e pane, accompagnato dalla musica della lira, davanti al lungo focolare, è un’esperienza che vi rimanderà 1000 anni indietro nel passato.
Isola di Flakstadøy
Molti viaggiatori qui si limitano a un passaggio frettoloso, senza rendersi conto che in realtà si stanno perdendo una vera bellezza. Vale la pena, infatti, fermarsi a prendere il sole sulla spiaggia di Ramberg, unica sulle Lofoten, osservare i soffiatori di vetro di Vikten e fare una deviazione al pittoresco villaggio di Nusfjord, molto amato dagli artisti. Piccolo ma in posizione strategica un porticciolo protetto dal fiordo offre un privilegiato punto di vista per belle foto, ma qui è difficile trovarne uno non bello!
Isola di Værøy
La penultima delle isole dell’arcipelago “Lofotr” e la seconda più piccola, è Værøy, un lembo di terra dominato da una lunga dorsale montuosa su cui sorgono due villaggi: Sørland, dove vive quasi tutta la popolazione e Nordland. Qui il clima è mite tutto l’anno e i percorsi escursionistici, che conducono a magnifiche e deserte spiagge, sono l’ideale per andare alla scoperta dell’isola. Nella parte settentrionale di Værøy si trovano alcune sepolture vichinghe. L’isola è famosa per le colonie d’uccelli, soprattutto il puffin, pulcinella di mare, che nei mesi estivi scelgono la parte esterna della penisola Mastad per fermarsi e riprodursi. Si può raggiungere Værøy da Bodø o grazie al servizio quotidiano di traghetti o con un volo giornaliero in elicottero.
Isola di Moskenesøy
È la più meridionale delle Lofoten, caratterizzata da un’aguzza dorsale di rocce che si innalzano direttamente dal mare, divise da profondi fiordi. Anche se non siete degli alpinisti esperti, potrete comunque mettervi le gambe in spalla e raggiungere qualcuna di queste vette, per godervi l’impagabile panorama dall’alto. Il punto panoramico più bello è forse il belvedere di Reine, uno dei più spettacolari di tutte le Lofoten; sull’isola c’è anche uno dei villaggi più pittoreschi di tutto l’arcipelago: Å. Ma anche con il nome più corto. E 150 abitanti circa sui 24mila di tutto l’arcipelago. Poco prima di arrivare ad Å, a Reineveien si incontra un delizioso borgo, il Reine Rorbuer – by Classic Norway Hotels, 40 “rorbu” cabin tutte rosse che si affacciano su uno scenario di mare incantevole, arricchite dal Ristorante Gammelbua. Tutto quel che serve in un sol luogo.Il cielo terso e la mancanza di nubi regala (ci è capitato per tre giorni di fila) “northern lights” meravigliose.
CONSIGLI: Per vedere l’aurora boreale il periodo migliore è quello che va da settembre a metà aprile, mentre per il sole di mezzanotte, un fenomeno che si verifica in estate, tra la fine di maggio e metà luglio. Ma di cosa si tratta? L’aurora boreale è un’attività atmosferica causata dall’interazione di particelle di origine solare (protoni ed elettroni) con la ionosfera terrestre, la cui conseguenza consiste nell’emissione di luce di varie lunghezze d’onda.
Per via della loro altitudine, Le Isole Lofoten ben si prestano ad essere lo scenario per la visione di tale “aurora”, ovvero fasce di colore in movimento che dipingono il cielo notturno di azzurro, verde e viola. Il sole di mezzanotte è un altro interessante fenomeno causato dalla posizione delle Isole Lofoten rispetto al sole, durante l’orbita terrestre estiva.
Si tratta del fatto che, nel periodo estivo, il sole non tramonta mai e rimane in uno stato costante di tramonto e alba, fino al nuovo giorno. Questo fenomeno è visibile in questa parte di Norvegia poiché le Isole Lofoten si trovano a nord del Circolo Polare Artico.
Il circuito “Lofoten” si integra in una più larga proposta di Easyweeks, quella delle Rotte artiche, percorribili in bus gran turismo, sia in estate che in inverno, che includono proprio queste destinazioni del nord norvegese. In questo caso rientrano nel circuito tre destinazioni ( due delle città più importanti del Nord della Norvegia e un arcipelago), per un piccolo break dal quotidiano e per entrare in contatto con la storia e la natura locale. (M. Terracina)
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