Raw dogging in volo?

Un nuovo modo di viaggiare in aereo sta diventando tendenza tra i viaggiatori di tutto il mondo, soprattutto giovani uomini. Scopriamo insieme cos'è e quali possono esser gli effetti.

Il termine «raw-dogging» che gergalmente significa avere rapporti senza precauzione viene utilizzato da qualche mese in un altro contesto come quello del viaggio in aereo e con altri significati, diventando in poco tempo una vera e propria moda.

Un ventiseienne londinese è diventato virale a maggio per avere condiviso sui social la propria decisione di rinunciare a qualsiasi intrattenimento e movimento in volo e di trascorrere un viaggio di sette ore guardando la mappa del volo davanti a sè. «Qualcun altro fa rawdogging?», ha domandato su TikTok.
Ma la pratica è diventata una tendenza quando personaggi famosi hanno iniziato a dare seguito sui loro canali social al raw dogging.
Niente smartphone, video, film, musica e per gli estremisti della pratica niente acqua, bevande e cibo, pisolini e toilette.
Ad oggi spopolano video di volti noti, come calciatori, atleti, cantanti ed influencer immobili a fissare il sedile davanti a sé.


Per citarne alcuni
Erling Haaland, il giovane talento norvegese del calcio posta i suoi video quasi a voler mostrare la sua forza e concentrazione; Damion Bailey, ex giocatore di basket americano, posta il suo record personale di 13 ore e mezza di volo da Shangai a Dallas. “Semplicemente, 15 ore di volo per Melbourne", si vanta il produttore musicale australiano Torren Foot su TikTok, sbattendo le palpebre come per rimanere sveglio. Più a lungo lo fai, più forte hai apparentemente dimostrato di essere.
"Niente musica, niente film, solo mappa del volo davanti"
Alcuni evitano anche di mangiare o bere. Alcuni dicono che non si alzeranno affatto, nemmeno per usare il bagno.

Ma gli esperti sanitari avvertono che versioni più estreme di questa tendenza possono comportare seri rischi.
Il nostro staff di tecnici del turismo e psicologi si unisce al coro di esperti e sconsiglia vivamente di farsi prendere da questa pratica che può comportare rischi significativi per la salute derivati dal non consumare cibo, ma soprattutto acqua, durante voli che come è noto aumentano la disidratazione del nostro corpo.
Se al non consumo di alimenti aggiungiamo, l’assenza di movimenti ed esercizi agli arti durante il volo (sane abitudini consolidate) si corre il rischio di incappare in problematiche circolatorie più o meno gravi.

Diversamente, potrebbe risultare benefico approfittare del tempo a disposizione optando per una "disintossicazione digitale" attraverso una buona lettura, fantasticando con la mente, riflettere sui propri desideri ed aspettative di viaggio, meditando sui prossimi progetti da realizzare o strategie coping da attuare.
E se proprio non si vuole beneficiare del silenzio, relazionandosi con un simpatico viaggiatore seduto accanto.

Il silenzio aiuta sempre, soprattutto in quest’epoca così frenetica che offre poco spazio a riflessioni profonde, ma non è necessario arrivare a pratiche così estreme e impattanti su mente e corpo come "imporsi di fissare" un sedile per 13h.

I benefici reali sono lontani dall' esser confermati!

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